Per progettare un campus si è pensato di partire immaginando la vita al suo interno, per questa ragione è stato concepito un insieme di spazi e di edifici a formare un agglomerato urbano, costituito dall'alternanza di pieni e vuoti.
Disegnare una città su un'isola ci ha portati a compiere una lettura dei frammenti di un passato e incompleto tessuto urbano immaginando il progetto come la sovrapposizione di un nuovo tessuto capace di rileggerne e riscriverne i contenuti.
Così si è scelto di tracciare un asse verticale sull'isola in modo da costituire il "cardo" del sistema urbano, completato poi da un "decumano" disegnando una croce di strade.
I pieni e i vuoti sono stti collocati sull'isola in accordo con l'individuazione di quattro macro-aree: l'area pubblica, l'area dell'università, l'area sportiva e l'area parco, connesse a formare il nuovo campus di Poveglia.
Partner: Enrica Pirronello.
To design a campus we have imagined the life inside in, for this reason we have conceived the complex of spaces and buildings as an urban pattern, shaped by alternated full and empty spaces.
To design a city on the island force us to make a lecture of fragments of a past and incomplete urban pattern and to design the progression of the current with a new urban pattern able to reread and rewrite the contents.
So we traced a vertical connective axis on the middle of the island that became the “cardo” of an urban system, completed by a “decumano” that writes the space with a cross of streets.
Spaces and buildings have been placed on the island according to the individuation of four macro-areas: public area, university area, sport area and park area, connected to form the Poveglia campus.